5 azioni per combattere il fast fashion

5 azioni per dire no al fast fashion: scegli la sostenibilità e riduci l’impatto ambientale. Scopri come fare la differenza!

​Il fast fashion produce abbigliamento a basso costo e in grandi quantità. Questo modello ha però un costo elevato: sfruttamento delle risorse, inquinamento e condizioni di lavoro precarie. Scopri 5 azioni concrete per combatterlo.

Maniche di vestiti al cui centro compare il simbolo della sostenibilità per combattere il fast fashion

Come possiamo cambiare le cose?

Prima di scoprire come contrastare il fast fashion, ti consigliamo di leggere il nostro articolo I 5 aspetti negativi del fast fashion, per comprendere meglio l’impatto di questo modello sulla società e sull’ambiente. Ora, ecco 5 azioni concrete per fare la differenza:

  1. Fai ricerche prima di comprare: Prima di acquistare un capo, informati sulla sua provenienza, sui materiali utilizzati e sull’impatto ambientale del brand. Scegli aziende che adottano pratiche etiche e trasparenti, privilegiando qualità e sostenibilità.

  2. Scegli con cura, evita gli acquisti impulsivi: Non comprare capi solo perché sono di tendenza o in offerta. Chiediti se quel capo ti serve davvero e se lo indosserai a lungo.

  3. Crea un guardaroba “intercambiabile”: Scegli capi versatili che si abbinano facilmente tra loro, creando outfit diversi con pochi pezzi. Un guardaroba intercambiabile riduce la necessità di acquisti continui!

  4. Sostieni marchi etici e sostenibili: Opta per brand che rispettano l’ambiente e i diritti dei lavoratori, utilizzano materiali eco-friendly e promuovono pratiche di produzione responsabili. Sostenere queste aziende contribuisce a un cambiamento positivo nel settore della moda.

  5. Usa materiali sostenibili: Preferisci tessuti naturali e riciclati, come cotone organico, lino, canapa o poliestere riciclato. Questi materiali hanno un impatto ambientale inferiore rispetto alle fibre sintetiche e sono più rispettosi dell’ambiente. Se vuoi saperne di più ne abbiamo parlato qui.

Vestiti con etichette rossa con scritta "Say no to fast fashion"

Vestiti come il Cibo: Matteo Ward contro il Fast Fashion

Dopo aver esplorato le 5 azioni concrete per combattere il fast fashion, è importante riflettere sul valore che attribuiamo ai vestiti. Nel libro “Fuori Moda!”, Matteo Ward propone un parallelismo illuminante tra il cibo e l’abbigliamento, due elementi che, pur sembrando distanti, condividono un’origine comune: acqua, energia, risorse umane e naturali.

Ward ci invita a trattare i vestiti con la stessa cura e consapevolezza con cui trattiamo il cibo. Acquistare solo ciò di cui abbiamo bisogno, consumare meno e meglio, scegliere con attenzione e pretendere trasparenza sono principi che possono rivoluzionare il nostro rapporto con la moda.

Nel capitolo “Vesto come mangio, o almeno ci provo”, Matteo Ward sottolinea che, mentre il cibo soddisfa un bisogno vitale, molti capi d’abbigliamento (prodotti in eccesso e di bassa qualità) non sono essenziali.

Il messaggio è chiaro: proprio come evitiamo di sprecare cibo e cerchiamo alimenti sani, dovremmo fare lo stesso con i vestiti. Questo parallelismo non solo ci aiuta a comprendere il reale valore di ciò che indossiamo, ma ci spinge a ridefinire il nostro rapporto con la moda, rendendolo più etico e sostenibile.

Etichetta che mostra il simbolo della sostenibilità posta su un capo

Cloudrobe sostiene la lotta al fast fashion promuovendo un consumo responsabile. Con servizi come l’Armadio Cloud, aiuta a creare un guardaroba intercambiabile, ridurre gli sprechi e scegliere capi di qualità. Scopri come unire stile e sostenibilità nella nostra sezione dedicata.

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